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riserva naturale

"Gestire un uliveto come una riserva naturale si traduce nel limitare fortemente l'intervento umano nei campi."

In 6 ettari di superficie, situati a Spezzano Albanese (CS), a sud del Monte Pollino, in Calabria, ci prendiamo cura di n. 800 ulivi facendo solo tre interventi sul campo:

 

- ​​potatura degli ulivi per gestire l'equilibrio tra vegetazione e produzione;

 

- ​​​​​taglio delle erbe che crescono spontaneamente nel terreno, da cui otteniamo un compost che unito agli scarti di potatura rappresenta la sostanza organica vegetale che va a nutrire il terreno stesso;​

 

- lavorazione del terreno superficiale, una volta all'anno (tra aprile e maggio), per sotterrare il compost organico vegetale ottenuto in precedenza evitando il rischio di incendi durante l'estate.

Queste operazioni, svolte in regime di agricoltura biologica controllata, ci permettono di conseguire i seguenti risultati, ambientali e sociali:

35 ton CO2 nette assorbite all'anno*

Contenimento del rischio di frane

Protezione di n.3 importanti specie di animali e diverse erbe spontanee

Impiego di n.2 risorse stagionali in territori rurali

Salvaguardia del paesaggio

 3000 litri di olio extra vergine d'oliva naturale prodotti ogni anno

*L' Unione Europea sta lavorando per realizzare uno standard di calcolo del carbonio assorbito in agricoltura. In attesa di recepire ed adottare questo modello, nel frattempo, l'Università di Perugia ha condotto uno studio proprio sull'olivicoltura. La metodologia Life Cycle Assessment è stata utilizzata per quantificare gli impatti ambientali durante l'intero ciclo di vita, a partire dalla coltivazione delle olive fino ai processi di trasformazione e di imballaggio. L'approccio innovativo presentato in questo lavoro si concentra sul confronto tra gli assorbimenti e le emissioni, al fine di ottenere il bilancio netto di carbonio del sistema olivicolo. (Fonte: L'olio extra vergine di oliva è un prodotto potenzialmente a emissioni zero, TEATRO NATURALE del 05/01/2024)

La nostra azienda agricola, per numero di ulivi, tipo di agricoltura e processi produttivi, rispecchia l'azienda C presa nel campione, con qualche differenza in quanto abbiamo un minor numero di ulivi per ettaro e non effettuiamo alcun filtraggio sull'olio.

Nonostante, quindi, una migliore carbon footprint rispetto all'azienda C, per stimare il nostro bilancio netto di carbonio abbiamo preso come riferimento le performance registrate dalla stessa azienda C, la quale ha evidenziato che per 1 litro di olio prodotto è in grado di assorbire 11,73 kg di CO2, al netto di quelle emesse per produrre lo stesso litro d'olio. Producendo mediamente L 3000 d'olio extra vergine d'oliva biologico all'anno, stimiamo che la nostra azienda sia in grado di assorbire mediamente 35650 kg di CO2 all'anno (3000 x 11,73 kg/L) e che ogni ulivo contribuisca per una quota parte pari a circa kg 44 (35650kgCO2assorbita / 800ulivi).

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